Stai usando un browser obsoleto.
Aggiorna il browser per visualizzare la pagina correttamente e ottimizzare l'esperienza e la sicurezza.
In collaborazione con Philip Morris Switzerland Sàrl
Oggi vi sono circa 1,1 miliardi di fumatori al mondo e, secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il numero rimarrà pressoché invariato nel 2025. Se è vero che ogni anno milioni di fumatori smettono di fumare, è anche vero che centinaia di milioni non lo fanno. Le campagne per la salute, i divieti di fumare e le imposte sulle sigarette funzionano come deterrente per alcuni, ma per molti altri, prevalgono il rituale e il gusto.
Per eliminare definitivamente le sigarette tradizionali è necessario offrire ai fumatori delle alternative pratiche. I prodotti senza fumo offrono ai fumatori adulti, che altrimenti continuerebbero a fumare, un’alternativa migliore in quanto hanno il potenziale di ridurre significativamente i livelli medi dei composti nocivi rispetto alle sigarette tradizionali. Inoltre, offrono un’esperienza assimilabile a quella della sigaretta tradizionale, rendendo così più semplice la transizione ai prodotti senza fumo.
I prodotti a tabacco riscaldato (HTP) e le sigarette elettroniche sono esempi di prodotti senza fumo. Si tratta di alternative che non necessitano di combustione, il cui sviluppo è iniziato negli anni ‘90, studiate per emulare il gusto, il rituale e il piacere della sigaretta tradizionale. Negli ultimi dieci anni Philip Morris International (PMI) ha investito più di 8 miliardi di dollari (6,90 miliardi di euro) nella scienza e nella ricerca dedicate allo sviluppo dei suoi prodotti senza fumo.
La maggior parte degli HTP e delle sigarette elettroniche funzionano elettronicamente ed hanno componenti simili che includono un caricatore e un riscaldatore i quali permettono il rilascio del sapore e della nicotina. Gli HTP riscaldano il tabacco, producendo un aerosol che viene inalato dall’utilizzatore, mentre le sigarette elettroniche ricavano la nicotina e il sapore da un liquido.
I prodotti senza fumo non producono fumo perché non vi è combustione. Il riscaldamento del tabacco vero e proprio o di un liquido contenente nicotina crea rispettivamente un vapore di tabacco o un aerosol, anziché il fumo e le esalazioni prodotte dalla combustione della sigaretta.
La differenza essenziale è che i prodotti senza fumo riscaldano il tabacco. La combustione del tabacco (con una fiamma) rilascia più di 6.000 sostanze chimiche e almeno un centinaio di queste, quali il monossido di carbonio, sono tossiche. Tali tossine entrano nei polmoni e nel corpo quando il fumatore aspira.
Quando il tabacco viene riscaldato non si produce fumo e ciò riduce in modo significativo il rilascio di sostanze chimiche nocive. Tuttavia, tale alternativa non è esente da rischi e contiene nicotina, la sostanza che crea dipendenza. Senza dubbio, l’opzione migliore per i fumatori è smettere completamente di fumare.
Il catrame è il residuo nocivo ottenuto dalla separazione della nicotina e dell’acqua dal fumo della sigaretta. Non si tratta dello stesso materiale utilizzato per asfaltare le strade! I prodotti senza fumo non contengono catrame perché non vi è combustione. Solitamente il catrame non viene usato come parametro per le alternative senza fumo.
Molti fumatori e non fumatori credono che la nicotina contenuta nelle sigarette sia la principale responsabile delle patologie relative al fumo. Sebbene la nicotina non sia priva di rischi, crei dipendenza e possa avere effetti nocivi sulla salute, inclusi l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, non è la causa primaria di tali patologie.
I ricercatori del National Institute for Health and Care Excellence (NICE) del Regno Unito hanno affermato che “sono principalmente le tossine e gli agenti cancerogeni nel fumo del tabacco, non la nicotina, a causare malattie e decessi”. Come spiegato sopra, tali tossine vengono rilasciate dalla combustione del tabacco.
Esistono numerose risorse online sui prodotti senza fumo, che spesso riportano informazioni non verificate. Tuttavia, si trovano anche fonti affidabili come https://www.pmiscience.com/it/smoke-free che forniscono validi approfondimenti sulla ricerca e sullo sviluppo di questa tecnologia in continua evoluzione.
L’opzione senza dubbio migliore è smettere completamente di fumare, ma per quei fumatori che non vogliono o non possono smettere , passare ad alternative senza fumo aiuterebbe a ridurre i danni. Supportate da scienza e tecnologia, esse dovrebbero considerarsi una delle molteplici soluzioni necessarie per risolvere un problema di salute pubblica complesso e persistente.
L’“equazione della riduzione del danno” mira a trovare alternative pratiche e valide che provochino un danno minore rispetto al prodotto originale. In altri settori industriali, le alternative di riduzione del danno propongono il latte senza grassi, i dolci senza zucchero, o le automobili ibride, alimentate con una combinazione di elettricità e combustibili fossili.
Nell’ambito del tabacco, l’opzione migliore per i fumatori è smettere di fumare e per i non fumatori non iniziare mai. Tuttavia, la realtà è che centinaia di milioni di fumatori in tutto il mondo continueranno a utilizzare tabacco e nicotina.
I prodotti che hanno il potenziale di ridurre significativamente l’esposizione a composti chimici nocivi rispetto alla sigaretta tradizionale, possono produrre un impatto positivo sulla salute pubblica, se un numero significativo di fumatori adulti, che altrimenti continuerebbero a fumare, adottano alternative senza fumo.
Affinché i fumatori adulti prendano in considerazione la totale transizione, è importante che le alternative siano sufficientemente soddisfacenti. Ad esempio, esse devono riprodurre il gusto, il rituale e il piacere che i fumatori ricercano nella sigaretta. Per aumentare le possibilità di successo è fondamentale progettare i prodotti tenendo sempre a mente l’utilizzatore finale.
La riduzione del danno si incentra sulle soluzioni, supportate da scienza e tecnologia, che possano considerarsi come una delle molteplici soluzioni, al fianco della disassuefazione e della prevenzione, che si rendono necessarie per risolvere il problema del fumo.